In questa sezione sono raccolte le sculture che Sandretti realizza seguendo lo stesso principio creativo delle installazioni effimere. A differenza di queste ultime, l’artista non opera sotto lo pseudonimo di Adolfo Amateis, ma firma le opere con il proprio nome, portando avanti una ricerca personale che conserva lo stesso spirito di improvvisazione e libertà.
Anche qui Sandretti utilizza materiali di scarto, oggetti recuperati e frammenti apparentemente privi di valore, che vengono assemblati in nuove forme espressive. Di questo gruppo fa parte il ciclo dei Tarocchi, esposto presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, in cui l’artista intreccia simbolismo e materia, dando corpo a un universo immaginativo denso di riferimenti mistici e poetici.
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