ARTE ANTIFRAGILITÀ: PRENDERSI CURA DI CHI SI PRENDE CURA, 2021

Laghetti di Falchera - Housing Sociale "La Contrada" e altre sedi

attività espressive e di educazione emozionale


Conduzione di Roberta Billè, Chen Li, Anna Piantanida, Petra Probst con la collaborazione di Chiara Baldi, Gaetano Verde. Coordinamento di Tea Taramino

Presso lo splendido scenario dei laghetti di Falchera, a settembre sono iniziate le attività per famiglie: laboratori di attività espressive realizzati con materiali artistici e naturali, in ambienti accoglienti per esperienze rigeneranti. Le attività stanno proseguendo a Chieri presso l’Housing Sociale La Contrada e continueranno sino a febbraio 2022 presso altre sedi.

Un progetto di Associazione Forme in bilico. Con il sostegno del Fondo di beneficenza di Intesa San Paolo. partner dell'iniziativa: Cooperativa Sociale Chronos e IAAPs International Association for Art and Psicology ... L'obiettivo di ARTE ANTIFRAGILITÀ: PRENDERSI CURA DI CHI SI PRENDE CURA è avviare un processo di ascolto e attenzione ai nuovi bisogni emersi e come contrasto al disagio psicologico da trauma pandemico per attivare resilienze, sia in chi cura sia in chi è curato, attivando un circolazione di energie positive tra i partecipanti e il sistema di relazioni personali e lavorative degli stessi.

Riteniamo sia importante sostenere, in un percorso di attenzione e accoglienza adulti e minori provati dall'emergenza pandemica, per offrire loro delle occasioni per alleggerirsi da ansie e tensioni in modo che tale sollievo, unitamente all'acquisizione di strumenti di elaborazione delle emozioni, possa avere ricadute positive anche sul sistema di relazioni dei protagonisti.

La partecipazione culturale, in particolare quella artistica, è centrale nello sviluppo delle competenze cognitive, emozionali e socio-relazionali, favorisce l'inclusione e la partecipazione attiva sollecitando quei meccanismi di consapevolezza, autostima e benessere psicofisico utili alla salute biopsicosociale delle comunità.
Liberare le immagini aiuta a far emergere le sofferenze vissute, depositandole in un contenitore sicuro, condividendo con altri il proprio vissuto alleggerisce interiormente la persona che si sente meno sola e si ritrova facente parte di un gruppo.

Ogni persona necessita di capacità e strumenti per affrontare e superare un evento traumatico o un periodo di difficoltà, se questo non avviene la sofferenza e il dolore prendono il sopravvento e la crescita interiore viene interrotta da un blocco emotivo. Già ci portiamo dietro ferite antiche, infantili, emozioni negative non elaborate e non ancora trasformate.

I più giovani e le famiglie, in particolare le situazioni problematiche, hanno avuto un aggravamento della condizione economica e con l'educazione a distanza una diminuzione di opportunità relazionali e culturali.
Anche le donne, sono state fortemente penalizzate dalla pandemia perché il carico di cura nelle famiglie ricade spesso sulle spalle delle donne, in particolare le madri. Nelle zone più a rischio di aumento della povertà l'angoscia per la sopravvivenza acuisce tanto il disagio psichico e relazionale quanto le carenze culturali.
Attualmente, inoltre, le persone con disabilità, disagio psichico o gli anziani stanno subendo ancora più di altri il peso dell'isolamento e del repentino cambiamento delle abitudini di vita con conseguente perdita di capacità e autonomie faticosamente conquistate.