Fuoriserie, 2017

PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari di Palazzo Barolo Nell'ambito della Rassegna Singolare e Plurale 2017 un progetto di Città di Torino e Opera Barolo, a cura di Artenne e Forme in bilico. Con il sostegno della Fondazione CRT.

A cura di Daniela Rosi e Tea Taramino. In collaborazione con Gea Bianco, Elena Menin (Artenne), Annalisa Pellino e Beatrice Zanelli (Arteco)

Un percorso, un’indagine sui talenti insoliti che germogliano - con la forza autonoma e indisciplinata delle malerbe – e che abitano, in aree e piani comunicanti, nelle terre di mezzo tra “il dentro e il fuori” - o a margine - del mondo dell’arte ufficiale o delle istituzioni totali. Una costellazione di autori che si esprime - negli spazi della fragilità o della trasgressione – disegnando mondi originali. ...

Venti artisti – internazionali, emergenti o sconosciuti - in dialogo attraverso opere, installazioni e video: Salvatore Accolla, Adolfo Amateis, Antonino Arcidiacono, Giorgio Barbero, Nereo Benedetti, Pietro Campagnoli, Roberto Celli, Jacopo Dimastrogiovanni, Lina Fiore, Francesco Galli, Gustavo Gamna, Mauro Gottardo, Gi Gasparin, Marco Fattuma Mao’, Caterina Marinelli, Alessandro Monfrini, Primo Mazzon, Jhafis Quintero, Dario Righetti, Aldo Turco.

dal 6 ottobre al 12 novembre 2017
PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari di Palazzo Barolo Nell'ambito della Rassegna Singolare e Plurale 2017 un progetto di Città di Torino e Opera Barolo, a cura di Artenne e Forme in bilico

Obiettivo della mostra è stato far conoscere la complessità e la ricchezza degli immaginari, speciali e fuori serie, che si possono scoprire in tali aree di frontiera, territori pulsanti di energia e ricchi di traffici di senso. Ambiti ulteriormente mossi dai recenti mutamenti di prospettiva della critica contemporanea e dall’andirivieni dei protagonisti stessi. Un'occasione per valorizzare il progressivo ampliamento della rete, fra enti e persone, che fa di Torino un centro pilota. Una rete fatta di collegamenti significativi fra mondi e competenze diverse per lo sviluppo di buone pratiche legate all’arte relazionale, alla cultura delle differenze, al contrasto della marginalizzazione e alla cittadinanza attiva.

Esempio significativo è la Domus Sanctorum (la cappella dei santi malandrini) di Jhafis Quintero - artista panamense presentato dal Lao di Verona - donata all’Opera Barolo, allestimento a cura di Costruire Bellezza* laboratorio di inclusione sociale coordinato da Cristian Campagnaro/Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, Valentina Porcellana/Dipartimento Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino. Studenti, artigiani, cittadini - con e senza dimora - coordinati da Nicolò di Prima/Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino hanno condiviso il progetto con l’artista e hanno messo a disposizione competenze ed esperienze per la progettazione e la realizzazione dell’exhibit. Hanno collaborato per i suoni Ennio Bertrand, docente di Sistemi Interattivi dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e per la fotografia Ivo Martin del Servizio Adulti in Difficoltà/Città di Torino.

Di rilievo le proposte formative per studenti, insegnanti, educatori a cura dell’artista Alessia Panfili di Forme in bilico: il workshop Diogene con Cesare Pietroiusti, Andrea Lanini e Jacopo Seri.

Tre appuntamenti al cinema - presso il Centro Studi Sereno Regis -organizzati da Vittorio Sclaverani e Valentina Noya, Associazione Nazionale Museo del Cinema- hanno permesso approfondimenti su alcuni fra gli autori in mostra. Un tuffo nella storia grazie a documenti, rari e preziosi, come i film girati negli anni ’60 da Gustavo Gamna, psichiatra e artista, per gentile concessione di Raffaella Bortino, Fermata d’Autobus oppure scoprire visioni originali, di persone e luoghi, del territorio italiano a cura dell’antropologo Gabriele Mina di Costruttori di Babele e i video di Giordano Viozzi.

Hanno collaborato: InGenio, Passepartout e Motore di Ricerca/Servizio Disabili/Città di Torino; ASL TO1 e TO3; Fondazioni Medicina a Misura di Donna e Fitzcarraldo; Costruire bellezza*, laboratorio di inclusione sociale a cura di Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico e Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino con la collaborazione di: Servizio Adulti in Difficoltà del Comune di Torino, Comitato Promotore S-NODI Gabriele Nigro (Caritas Italiana), Fondazione Progetto Arca Onlus, Fio.PSD/Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora, Coop. Animazione Sociale Valdocco; LAO-laboratorio pro artisti outsider di Verona e Accademia di Belle Arti di Verona; Accademia Albertina di Belle Arti di Torino; Centro Studi Bianca Tosatti di Parma; Costruttori di Babele di Savona; Osservatorio Outsider Art di Palermo; Galleria Opere Scelte di Torino; Associazioni: Arteco, Artenne, Associazione Nazionale Museo del Cinema, Fermata d’autobus Onlus, Forme in bilico, Volonwrite di Torino e Ars Fluens di Napoli; Torino MadPride; Circoscrizione 8; Circoscrizione 5; Cooperative Sociali: Accomazzi, Esserci; Volontari del Servizio Civile.

Sponsor tecnici: Impresa costruzioni Enrico Bena; Impresa Sociale Co-Abitare; AssociazioneForme in bilico; Chronos/Consorzio R.I.SO. Media partner: Giornale delle fondazioni, Gazzetta di Torino.

APPROFONDIMENTO: SCOPRI I LABORATORI COLLEGATI ALLA MOSTRA


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